martedì 26 gennaio 2010

Le quattro fasi della storia del movimento della gioventù tedesca, di Michael Froissard

"E' incontestabilmente la migliore storia del movimento della gioventù tedesca". Quasi tutti sono unanimi nell'accettare questo giudizio sopra il piccolo libro di Fritz Borinski e Werner Milch. Entrambi gli autori abbandoneranno la Germania nazionalsocialista rispettivamente nel 1934 e nel 1938. Borinski, militante socialista, fuggirà in Inghilterra da dove salperà per l'Australia nel 1940. Nel 1941 ritorna a Londra e partecipa ai lavori di una commissione incaricata di "rieducare" i tedeschi a guerra finita. Werner Milch è liberato nel 1938 da un campo di concentramento e sceglie anche lui l'Inghilterra come terra d'esilio. Durante la Battaglia di Inghilterra sarà internato per sei mesi ad Exeter.
Il loro libro si inscrive quindi in un progetto di rieducazione forzata. Generalmente questo genere di opera non brilla per la sua oggettività. La propaganda ha spesso risposto con la propaganda a dispetto della verità storica e dell'onestà intellettuale. Per quello che concerne il movimento della gioventù, tutte le idee e tutti i temi che ne derivano sono stati assimilati alla sua traduzione nazionalsocialista. Questo tipo di amalgama per fortuna non si incontra nell'opera di Borinski e Milch. Il suo fine non è quello di condannare il fenomeno della Jugendbewegung ma al contrario quello di resuscitarlo, dandole vigore e restaurandone la sua pluralità, la sua diversità, la sua abbondanza di prospettive anteriori al 1933. Nella breve prefazione alla prima edizione inglese del 1944 dicono chiaramente che desiderano il ritorno della libertà spirituale propria dei Wandervögel e dei loro eredi. Per loro il fenomeno è indissociabile dalla storia tedesca e non può essere cancellato per decreto.
L'interesse storico della loro opera risiede principalmente nella classificazione che offre. Quattro periodi marcano la storia del movimento: 1) la fase dei Wandervögel; 2) la fase della Freideutsche Jugend; 3) la fase della Bündische Jugend; 4) la fase di dissoluzione a causa della repressione nazionalsocialista. Questo schema è tuttora valido. L'evoluzione del movimento della gioventù si sviluppa in queste quattro fasi. La storia, dopo il 1945 non ha permesso l'emergere di una quinta fase; la "rieducazione" ha schiacciato la matrice di umanesimo con il pretesto che questa matrice aveva al tempo stesso generato il nazismo. Borinski e Milch non hanno visto il loro sogno realizzato.
La prima fase inaugurata da Karl Fischer essenzialmente è una reazione contro la rigidità borghese, contro l'atteggiamento arrogante della "Belle Epoque", lo snobismo materialista, ecc. Il Wandervögel di Fischer istituisce una "nuova scuola", più vicina alla naturalezza, più emancipata in relazione alle convenzioni e alle istituzioni scolastiche, vettori di un sapere schematico. Il Wandervögel è la contestazione antecedente al 1914. Il movimento crea contro-istituzioni come gli ostelli della gioventù, ritorna alla terra e abbandona i deserti di asfalto che sono le città, scopre il campeggio e le escursioni nei boschi e nelle selve. Il Wandervögel respinge le frivolezze del borghese, il ballo, la moda, ecc. così come condanna l'alcolismo e l'abuso di tabacco.
La seconda fase, quella della Freideutsche Jugend è di fatto una fase di transizione tra quel movimento degli studenti che erano i Wandervögel e quello più politicizzato della fase bündisch. Questa fase è ancora in gran parte apolitica. La comunità Freideutsche sarà la prima ad essere assorbita in una formazione politica adulta adulta. Con questa divisione si da il primo segno di politicizzazione generale della società tedesca. La politicizzazione sarà innescata della contestazione dei tragici avvenimenti che conoscerà la Germania: inflazione, carestia, reparazioni imposte dal Trattato di Versalles, agitazioni sociali, ecc. Il grande sociologo Max Weber parlerà a questo proposito de "la notte polare della realtà politica e della pauperizzazione economica che ucciderà l'estasi della rivoluzione e annegherà la primavera di una gioventù esuberante e fiorente". Il volo fuori dalla realtà, l'amata marginalizzazione secondo Fischer si scontrano con le frustrazioni della realtà sociale, frustrazioni dovute alla constatazione che non è possibile con una economia così vacillante e una nazione così subordinata creare l'uomo nuovo. Per rimuovere gli ostacoli della miseria socio-politica è necessario, evidentemente, agire su un terreno politico... I capi dei diversi movimenti non possono coltivare indefinitamente le loro idee filosofiche né continuare i loro sogni romantici di libertà. Dal magma degli ideali idilliaci o fugaci, sublimi o eccentrici nascerà la terza fase, la fase bündisch.
L'anarchismo evapora. Le leghe che di seguito si costituiranno accettano i principi guida e le gerarchie organizzative. Nelle masse appariranno le uniformi che rimpiazzano a poco a poco il corredo ornamentale, le camicie colorate e i cappelli con fiori. Lo "stile" succede così all'affascinante fantasia. L'accento è posto in seguito sul Bünd in quanto comunità, in quanto istanza sovrapersonale ("Le persone muoiono come mosche ma quello che è oggettivo non muore mai"). Il Bünd recluta i migliori giovani e in questo è sentito come élitario, ma i suoi capi sono eletti come tra gli antichi germani. Il Bünd funziona democraticamente: i capi eletti discutono piani e progetti con tutti i membri.
Permane il principio di autonomia nonostante il cambiamento delle forme. Ma quando la politicizzazione della società tedesca raggiunge il suo apice dopo le campagne elettorali che hanno portato Hitler al potere, questo principio di autonomia si mostra terribilmente debole di fronte alle truppe della gioventù politicizzata e fanatizzata. Hitler aveva sempre mostrato il suo disprezzo per i "marginali" del movimento della gioventù e farà tutto il possibile in modo che essi si uniscano alle fila del suo partito o scompaiano. Nonostante un ultimo tentativo di raggruppamento sotto l'egida del vecchio ammiraglio Von Trotha, i Bünd finiranno per essere proibiti o disciolti. I recalcitranti saranno perseguiti inesorabilmente. Il nuovo totalitarismo tedesco come il totalitarismo morbido che noi soffriamo oggi non tollererà alcuna area di autonomia. Quando tornerà ad esistere qualcosa di così sublime, efficace e sanamente educatrice come sono stati i Bünd?. Alla brutalità delle SA hanno fatto seguito le bolle di sapone dei giornalisti inquisitori, degli psicanalisti viziosi, dei piccoli borghesi ripugnanti, dei consumatori di sguardi fissi nel vuoto, dei soggetti silenziosi e tristi del Big Brother.

(trad. it. di Michael Froissard, Las cuatro fases de la historia del movimiento de juventud aleman, in "Disidencias", http://www.arrakis.es/~fsln/ale-1.htm)

Nessun commento:

Posta un commento